Le indagini condotte dai carabinieri e dalla procura di Napoli hanno rivelato una serie di atrocità commesse nella casa di riposo “Casa Nonna Rosa” situata in corso Vittorio Emanuele a Napoli. Le vittime erano una quindicina di anziani, tra cui anche una ultracentenaria, che subivano minacce, violenze psicologiche e insulti.

Le Indagini e le Prove Raccolte
Durante le indagini, i militari dell’Arma, coordinati dal PM Barbara Aprea e dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, hanno documentato numerosi episodi di violenza: spinte, strattoni, percosse (schiaffi, pizzicotti, mani e braccia strette con forza). Gli anziani erano anche sedati con farmaci e puniti con cibo bollente. Le condotte vessatorie erano all’origine di malesseri, lesioni e sofferenze fisiche e morali per le vittime.

Le Condanne
Due giorni fa, la sesta sezione penale del tribunale di Napoli ha condannato tutti e sette gli imputati: Gennaro Postiglione, Rosa Mascetta, Grazia Rocco, Caterina Fornaro, Simona Cimmarosa, Marco Marzano e Aniello Robilotta. Le pene variano da 3 anni a 3 anni e 10 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti. Le frasi documentate dagli inquirenti, come “Ti dò una testata in bocca”, “Ti uccido, ti spezzo le dita”, e “ti metto le mani al collo, ti faccio morire”, dimostrano la gravità delle minacce.

Disposizioni del Giudice
Oltre alla reclusione, il giudice ha disposto per tutti gli imputati l’interdizione dai pubblici uffici per tre anni e il risarcimento dei danni, che sarà quantificato in separata sede. Gli arresti risalgono al giugno del 2023 e sono stati emessi dal GIP, con le accuse di maltrattamenti continuati e aggravati in concorso nei confronti delle persone affidate alla loro cura e vigilanza.

Situazione della Psicologa
Resta ancora sotto indagine la psicologa che dirigeva il centro, la cui responsabilità nella vicenda è ancora in fase di accertamento.