È emersa una dettagliata ricostruzione dell’attività criminosa del clan Fezza-De Vivo nel recente documento del III Collegio del Tribunale di Nocera Inferiore. L’associazione, operante almeno dalla fine del 2020, è descritta come un’organizzazione finalizzata al narcotraffico, sotto la guida di Andrea De Vivo, Francesco Fezza e Daniele Confessore. Le attività del clan includevano il rifornimento di ingenti quantitativi di droga a spacciatori locali, l’imposizione di prezzi e l’uso di minacce e violenze per assicurare il pagamento.
La Sentenza e le Condanne
Il Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso una sentenza che comprende oltre 300 pagine di motivazioni, portando a 13 condanne con pene variabili dai 4 ai 25 anni e mezzo di carcere. Tra le accuse, estorsioni ai commercianti, traffico di droga, possesso di armi, spaccio, affari legati alla sanificazione durante il periodo Covid, e un tentato omicidio di un imprenditore che rifiutò di pagare una tangente da 200.000 euro.
Il Ruolo di Rosario Giugliano
Un ruolo chiave nelle indagini è stato giocato da Rosario Giugliano, ex killer della Nuova Famiglia diventato collaboratore di giustizia. Giugliano ha fornito dettagli cruciali sugli affari del clan, descrivendo come si fosse “federato” al sistema dei Fezza-De Vivo e ne fosse diventato “consigliere”. La sua testimonianza ha rivelato le connessioni e le operazioni del clan, evidenziando la loro strategia intimidatoria per mantenere il controllo sul territorio.
Strategie e Operazioni Criminali
I giudici hanno evidenziato come i due gruppi criminali fossero strettamente collegati dal novembre del 2020, con l’obiettivo di aumentare la loro capacità intimidatoria e costringere le comunità locali a mantenere un comportamento omertoso.
La droga ha rappresentato un punto centrale dell’attività del clan: «È altresì provato che dello spaccio di stupefacenti si occupava in modo prevalente il clan dei paganesi». Giugliano ha suggerito un cambio di strategia, consigliando al clan di non esporsi direttamente nel traffico di droga, ma di riscuotere un prezzo fisso e mensile dai capi piazza.
Leadership e Struttura del Clan
Dal 2019, il vertice del gruppo Fezza-De Vivo è composto da Francesco Fezza, Andrea De Vivo e i fratelli Daniele e Vincenzo Confessore. Mentre Francesco Fezza e Andrea De Vivo sono condannati, Vincenzo Confessore è in attesa di giudizio con rito abbreviato.