Dal 1° settembre, oltre 1,3 milioni di persone con un Isee fino a 15.000 euro potranno beneficiare del nuovo bonus per spesa e benzina, grazie alla social card “Dedicata a te” e come anticipato da Il Messaggero il 29 maggio, il contributo una tantum è stato aumentato a 500 euro, 40 euro in più rispetto al 2023, e la platea di beneficiari è stata ampliata di 30.000 persone. L’iniziativa, presentata ieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, dalla ministra del Lavoro Marina Calderone (in videocollegamento) e dal presidente dell’Inps Gabriele Fava, prevede uno stanziamento di 676 milioni di euro, cui si aggiungono altri 200 milioni destinati a enti caritatevoli come la Caritas.
Dettagli e modalità di accesso al bonus
I beneficiari del bonus non dovranno presentare domanda: saranno individuati dall’Inps sulla base delle dichiarazioni dei redditi e riceveranno un sms dai Comuni. Gli enti locali, riuniti nell’Anci, riceveranno nuovi fondi ad hoc per sostenere le spese di gestione del bonus. L’Inps, per la prima volta, effettuerà controlli anche ex-ante per evitare truffe. I beneficiari potranno ritirare la carta presso l’ufficio di Poste Italiane più vicino, con operazioni che si concluderanno entro l’estate. Il governo lancerà una campagna informativa del valore di 900.000 euro.
Il primo acquisto con la nuova social card da 500 euro dovrà essere effettuato entro inizio novembre, mentre l’ultimo acquisto entro il 25 febbraio dell’anno successivo. La misura non è accessibile a chi percepisce già altri sussidi pubblici, ai single e alle coppie senza figli. I nuclei familiari con almeno tre componenti, di cui uno sotto i 14 anni, avranno la priorità.
Utilizzo della social card
Il contributo una tantum può essere utilizzato per acquistare la maggior parte di cibi e bevande. La vecchia lista di 23 voci (inclusi pane, pasta, carne e uova) è stata confermata, con l’aggiunta di prodotti Dop e Igp, ortaggi surgelati, prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola. Sono esclusi altri cibi in scatola, marmellate, farmaci e beni di prima necessità non alimentari come prodotti per l’igiene personale e detersivi, oltre ad alcool e bevande zuccherate. I fondi sulla carta possono essere utilizzati anche per acquistare carburante e abbonamenti per il trasporto pubblico locale, previa verifica che l’esercizio commerciale sia convenzionato.
Reazioni e prospettive
Il decreto attuativo interministeriale che sblocca il bonus, già previsto dalla scorsa Manovra, è firmato il 4 giugno. Il ministro Lollobrigida ha ringraziato i colleghi del Mimit e del Mef, Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti, per il loro impegno a non togliere risorse a chi è in difficoltà. La premier Giorgia Meloni, in un video sui social, ha sottolineato l’importanza del «grande lavoro di sistema» che ha permesso di confermare questo «piccolo, ma decisivo aiuto per le famiglie più fragili ed esposte all’inflazione». La misura è vista come parte delle strategie del governo per sostenere i redditi e le filiere produttive italiane.
Critiche e consenso
Le reazioni all’annuncio del nuovo bonus sono state diverse. Confcommercio ha parlato di disagio sociale ai minimi storici grazie all’aumento degli occupati. Tuttavia, le opposizioni (Pd, Avs e M5S) hanno criticato la misura definendola «solo uno spot pre-elettorale». Tra i sindacati, la Cisl ha accolto positivamente l’intervento, mentre Cgil e Uil lo considerano «risibile», incapace di contrastare realmente la povertà in Italia.
Il negozio o la pompa di benzina che accetta la social card potrebbe applicare ulteriori sconti, con un protocollo che dovrebbe essere siglato entro fine mese. Gli sconti, su base volontaria, potrebbero oscillare tra il 5% e il 20%, dopo che lo scorso anno erano stati del 15%, portando benefici ai cittadini quantificabili in 70 milioni di euro.