La Procura di Benevento ha aperto un’inchiesta che ha scosso profondamente la comunità di Morroni, un piccolo paese di circa 600 abitanti. Il presidente del comitato parrocchiale del Santuario di Santa Maria della Neve è al centro delle indagini, con accuse che vanno dalla diffamazione alle minacce, dalla violenza privata all’appropriazione indebita e peculato. Le accuse provengono dallo stesso gruppo di persone che facevano parte del comitato con lui.
Le Perquisizioni e il Sequestro
Le forze dell’ordine hanno eseguito delle perquisizioni presso il Santuario e il vescovo Sergio Melillo ha deciso di sciogliere il comitato parrocchiale. In aggiunta, è inoltre sequestrato l’oro della Madonna, un atto che ha ulteriormente destabilizzato la comunità. Nonostante ciò, le messe e le cerimonie religiose continuano a svolgersi regolarmente, mantenendo almeno un aspetto di normalità per i fedeli.
Sospensione delle Attività del “Gruppo 7 Passi”
Tutte le altre attività organizzate dal comitato, in particolare quelle del gruppo giovanile “Gruppo 7 Passi”, sono state sospese. Questo gruppo era noto per la sua vivacità e per l’organizzazione di eventi che animavano la comunità locale. Tra le iniziative sospese ci sono i tornei di bigliardino e beach volley, il campo solare per i bambini, l’evento “infiorata” del 2 giugno per il Corpus Domini e la sagra di luglio, che aveva lo scopo di raccogliere fondi per la festa di agosto.
Impatto sulla Comunità
La sospensione delle attività ha avuto un impatto significativo sulla vita sociale della piccola comunità di Morroni. Il “Gruppo 7 Passi” aveva creato un forte senso di appartenenza e partecipazione tra i giovani e i residenti, e la loro assenza si fa sentire. Anche le attività social media, comprese le dirette delle messe, sono state interrotte, privando la comunità di un importante strumento di comunicazione e partecipazione.
Le Accuse e le Indagini
Le accuse provvisorie che pendono sul presidente del comitato sono gravi e includono:
Diffamazione: Comunicazione di false informazioni dannose per la reputazione di qualcuno.
Minacce: Espressioni di intenzioni ostili o dannose.
Violenza privata: Atti di coercizione o intimidazione contro una persona.
Appropriazione indebita: Uso non autorizzato di beni altrui per scopi personali.
Peculato: Appropriazione illecita di denaro o beni pubblici da parte di un pubblico ufficiale.
Gli inquirenti stanno lavorando per fare chiarezza su queste accuse e determinare se ci sono prove sufficienti per procedere con un’azione legale.