Un clima di alta tensione ha scosso l’aula della Camera dei Deputati durante la discussione sulla riforma dell’autonomia differenziata, culminando in una violenta rissa tra parlamentari. L’incidente più grave ha coinvolto Leonardo Donno, deputato del Movimento Cinque Stelle, che è stato colpito e ha riportato ferite tali da dover essere portato via dall’aula in carrozzina.

La Dinamica dell’Incidente
Secondo le testimonianze, Leonardo Donno stava cercando di consegnare una bandiera tricolore al ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli, quando è stato aggredito. Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) ha denunciato che Donno è stato strattonato e colpito da un deputato della Lega. “Gli ha dato due pugni in testa”, ha dichiarato Grimaldi, evidenziando la gravità dell’attacco.

Intervento dei Commessi e Conseguenze
Durante gli scontri, anche un commesso parlamentare è rimasto ferito e ha dovuto essere portato via a braccia da alcuni colleghi. La situazione ha richiesto un immediato intervento per ristabilire l’ordine. A seguito della bagarre, la conferenza dei capigruppo della Camera è stata immediatamente convocata per discutere dell’accaduto e delle sue implicazioni.

Il Simbolo della Decima Mas
In un altro episodio controverso che ha contribuito ad alimentare le tensioni, il deputato leghista Domenico Furgiuele ha fatto il segno della “x” con le mani, gesto che molti hanno interpretato come il simbolo della Decima Mas, la famigerata unità militare italiana della Seconda Guerra Mondiale. Questo gesto è stato fatto in risposta ai deputati dell’opposizione che intonavano “Bella ciao” come forma di protesta contro la riforma dell’autonomia.

Reazioni e Commenti
L’incidente ha suscitato un’ondata di indignazione e richieste di chiarimenti. La violenza in aula ha messo in luce le profonde divisioni e le tensioni politiche che accompagnano la discussione sull’autonomia differenziata. Diversi esponenti politici hanno espresso preoccupazione per l’escalation della violenza e hanno chiesto misure per garantire la sicurezza e il rispetto all’interno delle istituzioni parlamentari.