Inizialmente, le modalità del duplice omicidio avevano fatto ipotizzare una matrice camorristica. Claudio Marrandino è stato trovato senza vita all’interno di una BMW bianca, mentre Marco è stato rinvenuto a qualche decina di metri di distanza, riverso a terra in una pozza di sangue, colpito alle spalle mentre tentava di fuggire. Marco aveva in mano un telefonino, segno che probabilmente stava cercando disperatamente di chiedere aiuto.

La Smentita della Pista Camorristica
Le indagini iniziali hanno escluso la pista della camorra. Le indagini si sono invece orientate verso un litigio per questioni economiche, forse legate a una vendita all’asta giudiziaria. La ricostruzione dei fatti suggerisce che i due fratelli fossero coinvolti in una discussione con un altro uomo, culminata in una sparatoria.

Il Presunto Killer
I carabinieri della compagnia di Marcianise hanno fermato un operaio di 53 anni, anche lui incensurato e residente a Cesa, ritenuto il presunto autore del duplice omicidio. Secondo gli investigatori, il litigio avrebbe avuto motivazioni futili, ma è degenerato in una tragedia.

Dinamica del Crimine
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la BMW dei fratelli Marrandino era ferma sulla strada e i due stavano discutendo con un uomo che aveva parcheggiato la sua auto poco più avanti. Claudio, seduto al lato passeggero, è stato il primo a essere ucciso con colpi di pistola. Marco, nel tentativo di fuggire, è stato colpito mortalmente mentre cercava di mettersi in salvo.