La Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha recentemente eseguito un’operazione volta a reprimere il fenomeno dell’usura e dell’estorsione nella regione. Su richiesta della Procura oplontina, è emessa un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di due sorelle e della figlia di una di loro, tutte gravemente indiziate dei reati di usura ed estorsione. Le tre donne, residenti a Torre Annunziata, sono accusate di aver praticato l’usura in modo seriale e professionale nel corso di diversi anni, dal 2016 al 2021. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalle Fiamme Gialle, avrebbero concesso decine di prestiti alle vittime per un totale superiore a 215.000 euro. I tassi d’interesse applicati su questi prestiti erano estremamente elevati, oscillando mediamente tra il 40% e il 50% annuo, ben al di sopra dei limiti legali consentiti.
Le modalità con cui le indagate avrebbero costruito il loro illecito business includono minacce e intimidazioni nei confronti delle vittime, molte delle quali già in condizioni di estrema vulnerabilità finanziaria. In alcuni casi, le donne avrebbero costretto le vittime a cedere loro proprietà immobiliari come forma di pagamento parziale dei debiti contratti in modo usurario. Un esempio è quello di una vittima affetta da ludopatia, cui era richiesto di cedere due immobili per estinguere il debito.
Le prove raccolte dalle autorità includono intercettazioni telefoniche, perquisizioni e acquisizioni di altre informazioni che hanno contribuito a delineare il quadro delle attività illegali delle indagate.