“Ha pensato bene di ingerire del detersivo in segno di protesta per un mancato trasferimento, ma l’estemporanea protesta di un detenuto straniero minorenne dell’Istituto penale per minorenni di Airola, nel Beneventano, poteva avere conseguenze gravi per la sua salute”. A darne notizia è Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale per il settore minorile per la regione Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“Nel pomeriggio di domenica – spiega il rappresentante sindacale -, un detenuto straniero minorenne, a seguito di una richiesta di trasferimento non ancora avvenuto ha ingerito del detersivo in segno di protesta. Il gesto irresponsabile del recluso, non nuovo a questi comportamenti (tra i quali anche un altro tentato suicidio), ha causato l’allertamento di tutta la Polizia penitenziaria, in servizio e non. Si è reso necessario l’intervento del 118 per trasportarlo al Nosocomio più vicino per le cure del caso. Lo stesso è rientrato in tarda notte e la Polizia penitenziaria in servizio con non poche difficoltà è riuscita ad evitare il peggio e questo è encomiabile”. Per l’esponente del Sappe i “baschi azzurri sono da elogiare” perchè, “nonostante la cronica carenza di organico la Polizia Penitenziaria riesce sempre a sopperire alle più gravi carenze che la vita in carcere mette davanti”.

De Rosa ricorda come più volte il sindacato abbia richiesto che “questi utenti con evidentemente patologie psichiatriche siano gestiti in strutture adatte alla loro patologia e da personale qualificato”. Il vicecoordinatore regionale denuncia infine che “il detenuto artefice dell’avvelenamento è ristretto in un Reparto dichiarato inagibile dalle autorità competenti e dove la Polizia Penitenziaria ogni giorno deve svolgere turni quotidiani a rischio. Un Reparto detentivo nel quale, come segnalato qualche mese fa proprio dal Sappe ai vertici della Giustizia Minorile e di Comunità nella visita presso il carcere minorile sannita, manca l’acqua calda”.