Fernando Lombardi, 34 anni, di Foglianise, si è presentato in Questura accompagnato dal suo avvocato Angelo Leone nella tarda mattinata di ieri, consapevole di essere ricercato. La Squadra Mobile lo ha arrestato e condotto in carcere in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Modena, che ha accolto la richiesta della Procura presentata nel settembre 2022.
Le Accuse
Lombardi, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di aver ceduto cocaina in quattro-cinque occasioni durante il periodo tra maggio e luglio 2021. All’epoca, risiedeva a Modena e avrebbe venduto quantità di cocaina variabili tra i 25 e i 100 grammi a intermediari che poi le avrebbero distribuite ad altri individui.
L’Inchiesta
L’inchiesta che ha portato all’arresto di Lombardi è condotta dalla Squadra Mobile di Modena e ha coinvolto complessivamente diciotto persone di diverse nazionalità – siciliani, albanesi, tunisini, marocchini, napoletani, casertani e modenesi. Di questi, undici sono condotti in carcere, quattro agli arresti domiciliari, due sono sottoposti all’obbligo di dimora e di firma, e uno ha ricevuto il divieto di dimora.
Origine dell’Indagine
Le indagini sono iniziate a seguito di una segnalazione del settembre 2020 da parte della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. La segnalazione riguardava il sequestro di un ingente quantitativo di cocaina all’aeroporto di Bogotà, in Colombia. Il pacco intercettato conteneva 23 chili di cocaina ed era destinato a un cittadino italiano residente a Guiglia, nell’Appennino modenese.
L’attività investigativa, supportata da intercettazioni telefoniche e analisi dei tracciati storici dei dispositivi satellitari GPS, ha permesso infatti di risalire a un vasto network di persone coinvolte nel traffico di droga.
Conseguenze e Prospettive
L’arresto di Lombardi rappresenta un importante passo avanti nelle indagini sul traffico di droga nella regione. La Procura e le forze dell’ordine continueranno a lavorare per smantellare la rete di spaccio e assicurare alla giustizia tutti i responsabili. La collaborazione tra le varie forze investigative e l’uso di tecnologie avanzate si sono rivelati fondamentali per il successo dell’operazione.