Si è svolta una simulazione anti-bradisismo nella zona rossa dei Campi Flegrei, con l’obiettivo di testare la preparazione dell’organizzazione in caso di un forte sciame sismico. Tuttavia, l’iniziativa ha visto una partecipazione limitata, con soli 28 cittadini napoletani che hanno deciso di prendervi parte. Il Comune di Napoli ha promosso l’evento attraverso un link sul suo sito web, invitando i residenti interessati a offrirsi volontari per l’esercitazione. Tra coloro che hanno risposto alla chiamata, 20 provengono dal centro di Napoli e altri 8 dall’area confinante con Pozzuoli, portando il totale a 28 partecipanti. Questo numero rappresenta solo una frazione minuscola della popolazione totale della città, stimata in 909.000 abitanti.

I quartieri principalmente coinvolti nella simulazione sono quelli della zona rossa di Napoli: Bagnoli, Fuorigrotta e Posillipo. Gli aderenti all’esercitazione sono trasferiti dalle loro aree di attesa, situate in via Liberazione e via Sibilla, all’hub appositamente istituito presso la municipalità in via Acate a Bagnoli.

A differenza di Napoli, Pozzuoli e Bacoli hanno registrato una partecipazione più consistente. Circa 300 cittadini di Pozzuoli e 200 di Bacoli sono coinvolti nell’evacuazione, con aree di attesa situate in via Napoli e Largo del Ricordo a Pozzuoli, e in via del Mercato (via Miseno) e piazza Rossini al Fusaro a Bacoli. Questi cittadini sono stati successivamente condotti all’hub presso la palestra della scuola media Antonio Gramsci a Bacoli, dove si è svolta la simulazione del censimento.

La bassa adesione dei napoletani all’esercitazione solleva interrogativi sulla consapevolezza e la preparazione della popolazione in caso di emergenze sismiche. In un’area ad alto rischio come i Campi Flegrei, la partecipazione attiva e la familiarizzazione con le procedure di emergenza possono fare la differenza nella gestione di situazioni critiche.