L’Italia piange ancora una volta per un’altra tragica morte sul lavoro. Poche ore dopo il grande corteo a Latina contro il caporalato, tenutosi sabato dopo la tragica morte di Satnam Singh, un bracciante indiano di 31 anni abbandonato con il braccio amputato nelle campagne, un nuovo incidente mortale aggiorna in modo drammatico la lista delle cosiddette “morti bianche”.
La Tragedia a Campoleone
In provincia di Latina, sulla Nettunense vicino a Campoleone, ha perso la vita un giovane operaio di 29 anni, Valerio Salvatore, che è precipitato dal tetto di un capannone. I sanitari del 118 hanno tentato di rianimarlo, ma per l’elettricista non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Lanuvio che stanno indagando sul caso.
Valerio Salvatore, residente nel quartiere romano di Villa Gordiani, è ricordato con commozione dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «Dopo l’atroce tragedia di Satnam Singh che ha sconvolto tutti, ancora un inaccettabile incidente in provincia di Latina ha strappato la vita a un giovane elettricista. Valerio Salvatore, di soli 29 anni, era un ragazzo d’oro, sempre affettuoso, gentile, sorridente. La sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta. C’è una vera emergenza nel nostro Paese che va affrontata a tutti i livelli e superata al più presto. Non si può continuare a morire di lavoro».
Le Reazioni e l’Appello per Maggiore Sicurezza
La Cgil di Roma e Lazio ha ricordato che Valerio Salvatore è la quarta vittima sul lavoro di questa settimana, a cui si aggiunge un altro operaio agricolo gravemente ferito a Cisterna di Latina, dopo che un cortocircuito ha fatto prendere fuoco alla trebbiatrice su cui stava lavorando.
Purtroppo, la tragica lista delle morti sul lavoro non si ferma qui. È deceduto all’ospedale di Verona uno dei sei operai feriti nell’incidente avvenuto venerdì notte all’Aluminium di Bolzano. L’uomo, di origine straniera, era trasportato d’urgenza al reparto grandi ustionati di Borgo Trento, dove però è morto sabato sera a causa della gravità delle ferite riportate.
La Fiom-Cgil ha lanciato un appello per «più controlli, sanzioni e pene più severe per quanti non rispettano le norme relative alla salute e sicurezza». Queste tragiche morti sottolineano ancora una volta la necessità di un impegno serio e concreto da parte delle istituzioni e delle imprese per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti i lavoratori.