A gennaio 2025, i lavoratori dipendenti riceveranno un bonus di 100 euro in busta paga, una misura che formalmente avrebbe dovuto essere inclusa nella tredicesima di dicembre 2024 ma che arriva dopo. Tuttavia, a causa di vincoli di risorse, il pagamento è stato posticipato a gennaio 2025. Questo bonus si configura come una forma di compensazione per l’assenza dello sgravio contributivo sulla tredicesima, uno sgravio che altrimenti viene applicato sui salari mensili lordi fino a 2.692 euro.
Differenza tra Stipendio di Dicembre e Tredicesima
Quest’anno, i dipendenti noteranno una differenza ancora più marcata tra il loro stipendio di dicembre e la tredicesima rispetto agli anni precedenti. Questa disparità è dovuta al fatto che lo sgravio contributivo non si applica sulla tredicesima, portando a un netto inferiore. Il bonus di 100 euro di gennaio 2025 mira a colmare, almeno in parte, questa differenza.
Impatto Fiscale sul Bonus
È importante notare che il bonus di 100 euro è dichiarato al lordo, il che significa che sarà soggetto a tassazione e che l’importo effettivo ricevuto sarà inferiore. Tuttavia, il testo del decreto legislativo che descrive la misura non è ancora disponibile, quindi ci sono ancora alcune incognite riguardo alla sua esatta tassazione.
Il sottosegretario all’Economia, Maurizio Leo, ha indicato che il bonus sarà soggetto a ritenuta Irpef, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Di conseguenza, possiamo considerare tre scenari principali per comprendere meglio quanto i lavoratori potrebbero ricevere effettivamente:
Solo Ritenuta Irpef: Se il bonus sarà tassato solo con l’aliquota Irpef senza ulteriori detrazioni o contributi previdenziali, l’aliquota del 23% sarà applicata per i redditi fino a 28.000 euro. In questo caso, da 100 euro lordi verrebbero detratte le imposte per 23 euro, risultando in un bonus netto di 77 euro.
Ritenuta Irpef e Detrazioni: Se oltre alla ritenuta Irpef, il bonus potesse beneficiare delle detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico, l’importo netto sarebbe più elevato. Per i redditi compresi tra 8.500 e 28.000 euro, le detrazioni previste potrebbero ridurre significativamente l’imposta dovuta, aumentando così l’importo netto del bonus.
Inclusione nell’Imponibile Previdenziale: Se il bonus di 100 euro fosse incluso nell’imponibile previdenziale, sarebbero applicati anche i contributi previdenziali. In questo caso, l’aliquota applicata determinerebbe l’importo netto finale del bonus, potenzialmente riducendolo ulteriormente rispetto ai due scenari precedenti.
Il bonus di 100 euro che arriva per gennaio 2025 rappresenta un tentativo di mitigare l’assenza dello sgravio contributivo sulla tredicesima e di alleviare le disparità negli stipendi di fine anno. Tuttavia, l’effettivo importo netto dipenderà dalla tassazione e dall’eventuale inclusione nell’imponibile previdenziale. Ulteriori dettagli saranno chiariti con la pubblicazione del decreto legislativo e le successive disposizioni attuative.