Il dramma di Giulia Tramontano e del suo piccolo Thiago continua a scuotere la comunità di Milano e di Sant’Antimo, da dove proveniva Giulia. La 29enne, al settimo mese di gravidanza, finì brutalmente assassinata dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, un crimine che ha portato a un processo di omicidio volontario pluriaggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non volontaria.

I Ricordi di una Vita Spezzata
Giulia stava preparando la cameretta per il nascituro, Thiago, comprando vestitini e arredando l’ambiente che lo avrebbe accolto. Questi oggetti, ora simboli di un futuro tragicamente interrotto, rappresentano tutto per i genitori di Giulia. I suoi genitori hanno ufficialmente richiesto al giudice la restituzione di foto, abiti e altri ricordi della figlia, inclusi i vestitini preparati per Thiago. L’istanza è presentata dall’avvocato Giovanni Cacciapuoti alla Corte d’Assise di Milano, chiedendo un accesso temporaneo all’appartamento di Senago, luogo del delitto, per recuperare questi preziosi ricordi.

Il Processo e le Prove
Durante il processo, sono ascoltati diversi testimoni chiave, inclusi i carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche di Milano. Il colonnello Marchetti ha descritto il meticoloso sopralluogo condotto nell’abitazione di via Novella a Senago, dove Giulia è uccisa con 37 coltellate. Anche l’auto di Impagnatiello, una Ford T-Roc bianca, è esaminata, rivelando ulteriori prove della premeditazione del delitto.

La Meticolosità dell’Assassino
Le testimonianze in aula hanno evidenziato come Impagnatiello avesse premeditato l’omicidio e avesse cercato di eliminare ogni traccia del crimine. Ha pulito con estrema attenzione la scena del delitto, cercando di cancellare il sangue presente in casa e negli altri luoghi dove il corpo è stato trascinato. Tuttavia, grazie all’utilizzo del luminol, gli investigatori hanno rilevato tracce di sangue in vari punti della casa, inclusi il pavimento della cucina, il disimpegno, il bagno, la cantina e il box. Le piastrelle porose del pavimento hanno trattenuto le tracce, nonostante i tentativi di pulizia.

La Prossima Udienza
La prossima udienza è fissata per lunedì 27 maggio, esattamente a un anno dall’omicidio di Giulia. Sarà un momento cruciale in cui Impagnatiello verrà interrogato, cercando di fare luce su ulteriori dettagli del crimine e della sua premeditazione.