Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli, il Tribunale di Napoli ha nuovamente disposto il sequestro di un vasto patrimonio nei confronti dei fratelli Pellini di Acerra e dei componenti dei rispettivi nuclei familiari. Il sequestro comprende 8 società, 72 autoveicoli, 75 rapporti finanziari, 224 immobili, 75 terreni, 3 imbarcazioni e 2 elicotteri, per un valore complessivo stimato di 201.476.743 euro.
Il Precedente Sequestro del 2017
Il patrimonio degli imprenditori Pellini era già sottoposto a sequestro preventivo nel 2017, a seguito di un processo che aveva portato alla loro condanna definitiva per il reato di disastro doloso continuato. Le indagini condotte dal Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata (Gico) di Napoli avevano rilevato una significativa sproporzione tra i beni posseduti e le disponibilità economiche ufficiali degli imprenditori. Le prove raccolte dimostravano che gran parte dei beni sequestrati erano il frutto di attività illecite e del reimpiego dei relativi proventi.
Confisca e Successive Decisioni Giudiziarie
Nel 2019, i beni sequestrati finirono confiscati in primo grado, decisione confermata dalla Corte di Appello di Napoli con decreto depositato il 19 giugno 2023. Tuttavia, il 29 aprile 2024, la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione annullò il decreto della Corte di Appello, disponendo la restituzione dei beni ai Pellini. La sentenza della Cassazione indicava che il provvedimento di confisca era annullato per ragioni formali, non per mancanza di prove.
Nuovo Sequestro
Nonostante la decisione della Cassazione, la Dda di Napoli ha ravvisato la possibilità di emettere un nuovo provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca, poiché il primo titolo ablativo era stato annullato per ragioni formali. Di conseguenza, la Dda ha delegato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria a compiere una nuova e dettagliata ricognizione dei beni degli interessati.