Con sentenza 4069/2024 il Consiglio di Stato ha rispedito al Tar lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del cComune di San Giuseppe Vesuviano: gli atti sono rinviati al Tar del Lazio che dovrà pronunciarsi sul provvedimento dello scorso novembre. In tale occasione il Tar del Lazio con una sentenza respingeva un ricorso proposto dagli ex amministratori della città vesuviana: “Nessuna illegittimità nel procedimento che nel giugno 2022 portò allo scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano per accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata” questa la motivazione che confermava lo scioglimento”.
Dopo pochi giorni a parlare ai suoi cittadini era proprio l’ ex Sindaco Catapano. Dopo mesi di silenzio e di «fiducia» risposta nella giustizia, l’ex sindaco di San Giuseppe si scaglia contro un decreto impugnato dal primo cittadino e coloro che avevano amministrato la città al suo fianco. Nel documento firmato «l’amministrazione comunale» si annunciava il ricorso al Consiglio di Stato contro il provvedimento del Tar del Lazio definendo quello che ha riguardato San Giuseppe Vesuviano «uno scioglimento con il fantasma».
Ora, a distanza di 6 mesi, arriva la sentenza del Consiglio di Stato che in qualche modo rafforza quella frase: il Tar del Lazio adesso dovrà rispondere del in merito al stesso provvedimento. Una notizia che arriva nel clou della campagna elettorale e che gioca a favore di chi oggi, come l’ ex vicesindaco Amdreoli oggi in corsa per la fascia tricolore, si presenta alla città sotto una visione sicuramente diversa, forte nel non lasciarsi scoraggiare da quella macchia che a quanto pare è l’unica che stia sciogliendo attraverso la strada della giustizia.