A Sant’Antonio Abate, nel Napoletano, è finito abbattuto un capannone abusivo in esecuzione di un ordine di demolizione risalente a più di trent’anni fa. La struttura, situata in via Casa Varone, era un impianto industriale composto da una struttura metallica con copertura in lamiere. L’ordine di demolizione era emesso dalla sezione distaccata di Gragnano dell’allora Pretura circondariale di Napoli.

L’Abuso e la Condanna
Il capannone abusivo era realizzato nel 1993, e la condanna relativa alla sua demolizione era rimasta in sospeso per decenni. L’abuso edilizio è stato finalmente risolto grazie all’intervento della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha seguito l’esecuzione del provvedimento giudiziario.

Procedura di Demolizione
In un esempio di regime di autodemolizione, il proprietario del manufatto ha eseguito personalmente la demolizione del capannone abusivo. Questo metodo ha permesso di evitare anticipazioni di spese da parte del Comune e della Cassa depositi e prestiti, riducendo l’onere economico per le amministrazioni pubbliche coinvolte.

Considerazioni Finali
Questo caso di abbattimento si aggiunge a una serie di interventi simili che hanno avuto luogo recentemente, evidenziando l’impegno delle autorità locali nel far rispettare le leggi sull’edilizia e nel contrastare gli abusi. La demolizione di strutture abusive è un passo fondamentale per garantire l’ordine urbanistico e la legalità nel territorio, promuovendo uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle normative vigenti.