Asia, 14 anni, porta un nome imponente come il continente stesso. Questa giovane di Sala Consilina, paziente oncologica, affronta ogni giorno con determinazione non solo la sua malattia, ma anche gli insulti degli haters sui social.
Ricoverata nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Santobono-Pausillipon di Napoli, Asia trascorre molto tempo in corsia. Come molti adolescenti, trova nei social un passatempo e un mezzo per restare in contatto con il mondo esterno. Utilizzando la funzione di messaggistica anonima di Instagram, ha ricevuto insulti legati alla sua condizione, tra cui commenti sulla perdita dei capelli dovuta alle cure e accuse di avere amici solo a causa della sua malattia. Nonostante la crudezza di questi messaggi, Asia ha risposto con forza: «Scusa se faccio la chemio per un tumore che non ho deciso io di avere».
La mamma di Asia ha deciso di rendere pubbliche queste chat per mostrare quanto odio circoli online e quanta forza abbia sua figlia. Accanto ad Asia, c’è una famiglia unita: mamma Rossana, nonna Stefania e i nonni Enzo e Carmine, come raccontato dalla giornalista Valentina Gasaro, e un gruppo di veri amici che la sostengono e le danno la speranza di un futuro migliore.
Le associazioni che supportano i giovani pazienti oncologici e le loro famiglie sono in prima linea nel dare conforto e organizzare momenti di gioia, come le visite di Luca Argentero e Rocco Hunt, che ha suonato e cantato con i piccoli pazienti. Anche Casa Surace ha mostrato il suo affetto con un simpatico video messaggio per Asia, la loro compaesana.
Asia non si arrende. Continua a studiare, completando i compiti assegnati dai professori durante le sue assenze per le cure, e trova conforto nel suonare il pianoforte nella ludoteca del reparto di oncologia. Convive con il personale dell’ospedale, che è diventato una seconda famiglia per lei.