La recente pronuncia della Corte di Cassazione in merito all’obbligo di omologazione degli autovelox ha sollevato nuovamente un dibattito già acceso in passato, le multe infatti sarebbero tutte annullabili scatenando una vera e propria rivoluzione. La sentenza, emanata dalla seconda sezione civile del Palazzaccio, ha chiarito che l’approvazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non è sufficiente per garantire la validità delle multe per eccesso di velocità, ma è necessaria anche l’omologazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
Questa distinzione, secondo i giudici, implica che le due procedure sono distinte e non intercambiabili. Tale pronuncia ha portato all’annullamento della multa per eccesso di velocità di un automobilista veneto. Tuttavia, si è sollevata una nuova questione: nessun autovelox in Italia è attualmente omologato, semplicemente perché mancano il regolamento ministeriale e gli standard europei e nazionali che dovrebbero stabilirlo. Gli autovelox sono quindi solamente approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ciò solleva una serie di interrogativi: tutte le multe emesse sono annullabili? È necessario e utile fare ricorso? La risposta non è semplice. La sentenza della Cassazione ha creato confusione, ma ci sono delle considerazioni da tenere in mente.
Per quanto riguarda le multe già pagate o per cui sono scaduti i termini per fare ricorso, la situazione non cambia anche quelle potrebbero essere annullabili attraverso questa rivoluzione degli autovelox. Tuttavia, per chi è ancora in tempo per fare ricorso o per chi riceverà una multa nei prossimi giorni, potrebbe essere utile richiedere l’accesso agli atti al Comune o all’ente di competenza per verificare se l’autovelox era omologato.
Tuttavia, è importante notare che l’annullamento delle multe non è automatico. La sentenza della Cassazione non si applica automaticamente a tutti i casi e i giudici di merito non sono obbligati a seguirla. Ciò significa che ogni caso verrà valutato singolarmente e potrebbero esserci decisioni diverse.
La situazione è ancora più complicata dal fatto che la stessa Cassazione definisce la questione come “obiettivamente controvertibile”, lasciando spazio a interpretazioni diverse. Nel frattempo, il Ministero si impegna a risolvere il problema, ma fino a quando non saranno stabiliti chiaramente i criteri per l’omologazione degli autovelox, la questione rimarrà aperta.