Nelle ultime ore, i Campi Flegrei hanno ripreso a manifestare segnali di attività bradisismica, con una serie di scosse di terremoto che hanno suscitato apprensione nella popolazione locale con un nuovo sciame sismico con il terremoto massimo di magnitudo 3.2. Sebbene le scosse avvertite siano poche (circa tre o quattro rispetto a due dozzine effettive), l’Osservatorio Vesuviano ha registrato ben 22 eventi sismici, tutti concentrati nell’area flegrea, a partire dalle prime ore del mattino fino al pomeriggio. La maggior parte degli eventi sismici è ancora una volta localizzata all’interno del porto di Pozzuoli, mentre alcune scosse sono invece rilevate anche nelle zone circostanti, come Agnano e gli Astroni. Questa distribuzione geografica delle scosse ha sollevato preoccupazioni sulla possibile evoluzione dell’attività bradisismica nella regione.

In particolare, alle 07:14, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è registrato un forte sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con l’evento più significativo di magnitudo 3.2, terremoto avvertito distintamente anche oltre Pozzuoli ed in tutta l’area flegrea. Di fronte a questa situazione, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile ha immediatamente contattato le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione Civile per coordinare eventuali interventi e misure di sicurezza.

Fortunatamente, non sono segnalati danni significativi dopo la scossa e la popolazione ha avvertito il terremoto senza conseguenze gravi. Tuttavia, l’attività sismica nei Campi Flegrei è sempre motivo di grande attenzione e richiede un costante monitoraggio da parte delle autorità competenti per garantire la sicurezza della comunità locale. In questo contesto, è essenziale che i residenti mantengano la calma e seguano le eventuali indicazioni fornite dalle autorità. La Protezione Civile continuerà a vigilare sull’evoluzione della situazione e ad adottare misure adeguate per proteggere la popolazione da eventuali rischi derivanti dall’attività sismica nella regione dei Campi Flegrei.