Napoli, terra di contrasti e di forti passioni, si ritrova ancora una volta al centro dell’attenzione per un episodio di violenza che coinvolge un personaggio pubblico molto amato dalla comunità locale. Don Luigi Merola, il coraggioso sacerdote che anni fa si trovò nel mirino della camorra per aver denunciato pubblicamente il caso della giovane Annalisa Durante, è stato nuovamente bersaglio di atti vandalici. L’auto del prete è finita danneggiata, come riportato dallo stesso don Merola attraverso la pagina Facebook della sua fondazione “A voce d’e creature”. Nella foto pubblicata si possono vedere i vetri infranti e danni ai lampeggianti del veicolo, solitamente utilizzato dal parroco insieme alla sua scorta.
Questo non è il primo episodio di violenza che coinvolge don Merola, ma nonostante tutto egli non si lascia abbattere e continua imperterrito la sua missione di aiuto ai più bisognosi, in particolare ai bambini della città.
La reazione del sacerdote è di determinazione e resilienza: «Purtroppo non è la prima volta… ma noi non molliamo, non ci fermiamo e continuiamo a lavorare per i bambini della nostra città». Queste parole dimostrano la sua ferma volontà di non arrendersi di fronte all’intimidazione e alla violenza.
In un’altra nota positiva, don Merola ha annunciato che il bene confiscato che ospita la sua fondazione è condonato e il Comune ha modificato il proprio regolamento, consentendo loro di restare nel luogo per altri vent’anni. Tuttavia, sembra che la camorra non sia disposta a rinunciare così facilmente e cerchi di ostacolare il loro operato.