Nel carcere di Ariano Irpino, un fatto scioccante ha scosso le fondamenta dell’amministrazione penitenziaria: un agente di custodia arrestato per traffico di droga e telefoni cellulari all’interno della struttura. L’agente, un uomo di 30 anni originario di Brusciano, è sorpreso dai suoi stessi colleghi con una quantità significativa di droga liquida, pari a 4 chili e mezzo, insieme a ben 22 telefoni cellulari. L’operazione di arresto è condotta internamente, sottolineando la gravità e l’urgenza della situazione. Inizialmente, all’agente erano concessi gli arresti domiciliari, ma il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento ha prontamente emesso un ordine di trasferimento in carcere, determinato a garantire che la giustizia fosse fatta e che l’agente non potesse più agire in libertà.
Questo incidente ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza e all’integrità del sistema penitenziario. Il contrabbando di sostanze illecite e dispositivi mobili all’interno delle prigioni mina non solo la legalità all’interno delle mura, ma mette anche a rischio la sicurezza degli altri detenuti e del personale carcerario.
Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso e sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento. Ciò sottolinea l’impegno delle autorità nel fare luce su questa faccenda e assicurare che i responsabili siano ritenuti pienamente responsabili delle loro azioni.