Il sindaco di Marigliano, Peppe Jossa, ha annunciato le sue dimissioni in seguito a una lunga crisi politica che ha diviso la maggioranza e paralizzato l’azione amministrativa del comune. Le dimissioni sono giunte alla vigilia dell’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2024/26, evidenziando una situazione di instabilità che ha impedito il normale funzionamento dell’amministrazione cittadina. La crisi politica a Marigliano si è manifestata attraverso una serie di eventi, tra cui le dimissioni dell’assessore Bolero e l’azzeramento della giunta. Le sedute del consiglio comunale sono rimaste deserte per mesi, mentre le guerre intestine hanno impedito qualsiasi progresso nell’azione amministrativa. La frattura nella maggioranza si è ulteriormente ampliata fino a quando parte dei consiglieri ha chiesto le dimissioni del sindaco.
La maggioranza era formata da schieramenti politici storicamente avversi che si erano uniti per raggiungere il quorum e ottenere la vittoria elettorale. Tuttavia, questa coalizione eterogenea ha mostrato segni di tensione fin dall’inizio, e la situazione è degenerata rapidamente fino alle dimissioni del sindaco.
Nella sua dichiarazione, Jossa ha spiegato che le dimissioni sono state presentate per consentire alle forze politiche che lo sostengono di ritrovare l’entusiasmo e la determinazione nel progetto comune. Ha sottolineato che il benessere di Marigliano è una priorità superiore alle ambizioni personali e alle poltrone.
Jossa ha anche annunciato che utilizzerà il tempo consentito dalla legge per valutare se ritirare le dimissioni e rafforzare il dialogo con gli alleati politici e i rappresentanti dei cittadini. Tuttavia, i cittadini hanno espresso indignazione nei confronti dell’amministrazione, definendola fallimentare e ingabbiata da ricatti e compromessi.