La tragica notizia della morte di una giovane carabiniera di 24 anni ha scosso la Scuola allievi marescialli di Firenze. Nel pomeriggio del 22 aprile, la ragazza ha deciso di togliersi la vita utilizzando la pistola di ordinanza all’interno di un’aula dell’istituto. Nonostante i tempestivi soccorsi, sia da parte dei colleghi che del servizio sanitario, purtroppo non è stato possibile salvarle la vita. Le cause che hanno spinto la giovane a compiere questo gesto rimangono ancora sconosciute.

L’evento ha suscitato una profonda commozione e sgomento tra gli appartenenti alle forze dell’ordine e all’interno della comunità della Scuola allievi marescialli di Firenze. Sul luogo del tragico episodio sono intervenuti immediatamente il sostituto procuratore di turno della Procura, Giacomo Pestelli, e i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale per avviare le indagini necessarie.

Purtroppo, questo non è il primo episodio di questo genere che ha coinvolto la scuola. Nel 2017, un altro giovane carabiniere, durante il suo percorso di formazione, tentò il suicidio e purtroppo perse la vita alcuni giorni dopo.

L’evento ha sollevato interrogativi sulla necessità di fornire un adeguato supporto psicologico e sociale ai giovani carabinieri durante il loro percorso formativo, al fine di prevenire tragedie simili in futuro.