Nel contesto del recente decreto taglia-incentivi, il governo italiano ha introdotto una norma sorprendente che prevede l’erogazione di un premio straordinario per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane e dei Monopoli, un Bonus da 1000 euro per i lavoratori. Tale iniziativa è accolta come un incentivo agli sforzi compiuti da questi lavoratori nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e nella riforma fiscale, nonostante le carenze di organico con cui si confrontano. Questo premio aggiuntivo è giustificato come un mezzo per incentivare i dipendenti a raggiungere gli obiettivi di contrasto all’evasione fiscale, in particolare per quanto riguarda la “compliance”. Si prevede che quest’anno il Fisco invierà oltre 3 milioni di lettere ai contribuenti per favorire l’adempimento spontaneo, mentre il PNRR mira a ridurre il “tax gap”, ovvero la differenza tra le imposte dovute e quelle effettivamente incassate, del 15%.

Il premio medio previsto per ciascun dipendente dell’Agenzia delle Entrate, secondo i calcoli della Ragioneria, sarà di circa 1.047 euro. Per finanziare questo premio, il governo ha stanziato 51 milioni di euro all’anno per i prossimi due anni: 38 milioni per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e 13 milioni per i dipendenti delle Dogane e dei Monopoli. Insomma un vero e proprio Bonus incentivo di circa 1000 euro per i lavoratori del Pnrr.

Le risorse per questo premio straordinario saranno “pescate” dal fondo per l’attuazione della delega fiscale, noto anche come “fondo taglia-tasse”. Questo fondo raccoglie tutto il gettito extra generato dall’attuazione della delega fiscale e deve essere utilizzato per continuare a tagliare le tasse, come già avvenuto lo scorso anno con la riduzione delle aliquote dell’IRPEF.

Tuttavia, resta aperta una serie di criticità legate alla carenza di personale, che riguarda non solo l’Agenzia delle Entrate ma anche altre amministrazioni pubbliche come i Comuni e i tribunali. Le politiche di assunzione e di incentivazione, come il premio straordinario, mirano a contrastare questo problema e a garantire un servizio pubblico efficiente e di qualità. Resta da vedere se tali misure saranno sufficienti a raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati dal PNRR, specialmente considerando le attuali difficoltà organizzative e il contesto di carenze di organico.