Tre minori sono accusati di aver messo a rischio la sicurezza dei passeggeri della Circumvesuviana, la linea ferroviaria che collega diverse città della provincia di Napoli, dopo aver abbandonato oggetti pericolosi sui binari. Gli imputati, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, sono individuati dagli agenti della polizia di Stato che erano appostati lungo la linea ferroviaria dopo che i tre erano tornati sui binari. La sequenza degli eventi ha avuto inizio quando i giovani hanno abbandonato una vasca da bagno e successivamente un new jersey sui binari, mettendo in pericolo la sicurezza dei passeggeri dei treni in transito. Gli agenti, mentre pattugliavano l’area, hanno sorpreso i tre minori mentre stavano danneggiando i sensori di una linea aerea della ferrovia, convinti che fossero telecamere. Nonostante il tentativo di fuga, sono bloccati e arrestati.

Secondo quanto riportato dagli inquirenti, i minori avrebbero pianificato di ripetere l’azione dopo il clamore mediatico suscitato dalla loro prima bravata. L’attenzione dei media avrebbe provocato in loro una sorta di “scarica di adrenalina”, spingendoli a commettere nuovamente atti vandalici.

Le accuse mosse nei confronti dei tre adolescenti sono gravi: attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento. La loro età, tuttavia, non li esime dalla responsabilità legale dei loro atti, che hanno messo a repentaglio la vita e l’incolumità dei passeggeri della Circumvesuviana.

L’episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei trasporti pubblici e ha evidenziato la necessità di un maggiore controllo e vigilanza sulle infrastrutture ferroviarie. Le autorità competenti dovranno adottare misure efficaci per prevenire simili incidenti e assicurare la protezione dei passeggeri e del personale ferroviario.