Con l’arrivo della primavera, si avvicina anche il momento del cambio dell’ora, un evento atteso che segna l’inizio di giornate più lunghe e pomeriggi luminosi. Quest’anno, il passaggio all’ora legale avverrà in un giorno speciale, durante la notte tra sabato 30 marzo e domenica 31 marzo, proprio in concomitanza con la festa di Pasqua. Alle 2 di notte, le lancette degli orologi verranno spostate un’ora in avanti, portandoci direttamente alle 3 del mattino. Questo significa che perderemo un’ora di sonno, ma in compenso godremo di giornate più lunghe e luminose. L’alba e il tramonto avverranno un’ora più tardi, regalandoci così pomeriggi estesi e piacevoli.

Secondo dati statistici, il ritorno dell’ora legale porterà con sé una serie di vantaggi significativi per l’Italia nei prossimi sette mesi. Dal 2004 al 2023, l’analisi condotta da Terna evidenzia che il minor consumo di energia elettrica dovuto all’ora legale ha comportato un risparmio complessivo di circa 11,3 miliardi di kWh. Questo ha tradotto in un risparmio economico per i cittadini italiano pari a circa 2,1 miliardi di euro.

Ma i benefici non si limitano al risparmio economico: l’ora legale ha anche un impatto positivo sull’ambiente. Il minore consumo energetico ha infatti permesso di evitare l’emissione di circa 180 mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera.

Ma perché si cambia l’ora? L’idea alla base del cambio d’ora è quella di spostare le ore di luce “in avanti” di un’ora durante il periodo primaverile ed estivo, consentendo così un maggiore utilizzo della luce solare e riducendo il consumo di energia elettrica. Sebbene l’illuminazione elettrica consumi meno energia rispetto al passato, diversi studi continuano a confermare i benefici reali del cambio dell’ora legale in termini di risparmio energetico ed economico.