Un decreto di sequestro preventivo per l’importo di oltre 350mila euro è emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, nei confronti di una società con sede a Pomezia e dei relativi rappresentanti legali, indagati per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione. Il sequestro è eseguito dal gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata. A seguito di una verifica fiscale svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, che nell’ottobre scorso aveva portato all’esecuzione di un decreto di sequestro nei confronti di un’altra società e del rappresentante legale per 2.455.078 euro, è emerso che la società destinataria del sequestro eseguito oggi, attiva nel settore alberghiero, avrebbe indicato nella dichiarazione del 2019 elementi passivi fittizi pari a 400mila euro, con un’evasione Iva pari a 88mila euro.

Inoltre, al fine di evadere le imposte sui redditi, avrebbe riportato nelle dichiarazioni del 2019, 2020 e 2021 elementi passivi fittizi pari a 80mila euro per ciascuna annualità, con un’evasione Ires pari a 57.600 euro, e avrebbe utilizzato in compensazione crediti d’imposta inesistenti scaturenti da attività di ricerca e sviluppo mai realmente sostenuta, per un importo complessivo di 205mila euro. Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare sono sottoposti a sequestro immobili, quote societarie, veicoli e conti correnti per un valore complessivo pari a 210.138 euro. Ulteriori disponibilità finanziarie sono in via di quantificazione sui restanti rapporti bancari risultati riconducibili alla società e agli indagati.