I pendolari della Circumvesuviana si sono trovati di fronte a una situazione di disagio senza precedenti a causa del repentino rifiuto da parte di molti macchinisti e capotreno di svolgere il lavoro straordinario. Questa protesta, iniziata ieri pomeriggio, ha coinvolto tutte le linee vesuviane, causando la cancellazione di numerosi treni e creando notevoli inconvenienti per gli utenti. L’Ente Autonomo Volturno (Eav) ha spiegato che il motivo del rifiuto del lavoro straordinario è la non accettazione dei nuovi turni, basati su un orario flessibile anziché rigido, previsti per entrare in vigore il 15 aprile. I macchinisti e i capotreno attualmente lavorano su turni rigidi di 7 ore e 25 minuti al giorno, di cui 3,5 ore dedicate alla guida del treno. Tuttavia, quando è richiesto un turno straordinario, il lavoratore è costretto a impegnarsi per 13 ore consecutive, creando uno stress eccessivo e superando spesso i limiti previsti dalla normativa.
L’Eav, guidata dall’ingegner Umberto De Gregorio, ha dichiarato che questo livello di lavoro prolungato non è più accettabile nel 2024 e ha aperto al dialogo sospendendo temporaneamente l’attuazione dei nuovi turni e convocando le organizzazioni sindacali per discutere della questione. Il contratto nazionale degli Autoferrotranvieri prevede il passaggio da turni rigidi a turni elastici in tutta Italia, senza aumentare il totale delle ore lavorative settimanali per il lavoratore o il totale delle ore di guida.
L’obiettivo è garantire un adeguato riposo psico-fisico ai lavoratori, migliorando nel contempo la produttività del sistema. L’Eav è aperta a trattative e discussioni per trovare una soluzione che sia accettabile per tutte le parti coinvolte, anche proponendo una settimana lavorativa più corta come contropartita.