La diffusione di un agghiacciante agguato di camorra avvenuto la sera del 7 febbraio a Torre Annunziata ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Le immagini, registrate da una videocamera di sorveglianza e poi pubblicate online, mostrano in modo crudo le fasi di un omicidio brutale avvenuto nel cuore del Corso Umberto. Nel video di 25 secondi si assiste al momento in cui due uomini circondano una macchina in corsa, uno dei quali, il pregiudicato 24enne Alfonso Fontana, tenta disperatamente di sfuggire al suo carnefice. Nonostante il suo tentativo di fuga, Fontana è colpito alle gambe e poi all’addome, finendo per accasciarsi a terra. Il killer, freddo e spietato, si avvicina e gli spara un colpo di grazia alla testa, prima di allontanarsi con calma dalla scena del crimine.

La vittima, già coinvolta in attività criminali, è identificata come una delle giovani leve della criminalità stabiese. Secondo gli inquirenti, l’omicidio potrebbe essere stato motivato da uno sgarro commesso da Fontana, forse un furto, che ha avuto conseguenze fatali.

Il presunto assassino è successivamente identificato come Catello Marino, noto come ‘o puparuolo’, un uomo pluripregiudicato e ritenuto vicino al clan camorristico dei D’Alessandro. È arrestato dai carabinieri come principale sospettato dell’omicidio.

Il deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha reso pubbliche le immagini dell’agguato, ha commentato con amarezza la situazione, sottolineando la crudele brutalità di chi non esita a sparare e uccidere per strada, anche in pieno giorno e tra la folla. Borrelli ha esortato a non tollerare più a lungo l’azione spietata di questi criminali, ricordando che le vittime innocenti del crimine non sono considerate altro che danni collaterali per queste persone senza scrupoli.