Nell’ambito di un’inchiesta aperta dalla procura di Lecce per fare luce sulle circostanze della morte di un neonato di due mesi, avvenuta nella mattina del 14 febbraio a Campi Salentina, due medici sono indagati. Si tratta del medico di famiglia e del medico di turno al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi, entrambi coinvolti nella gestione delle cure del neonato nei giorni precedenti al tragico evento. Il piccolo, affetto da un persistente raffreddore con sintomi quali muco e tosse, era visitato dai due medici prima del suo decesso. Il medico di famiglia aveva curato il neonato, prescrivendo antibiotici per una bronchiolite, mentre il medico di turno al pronto soccorso lo aveva visitato in seguito alla richiesta della madre e successivamente lo aveva dimesso.

Dopo il deposito dei risultati dell’autopsia, il procuratore aggiunto Erika Masetti ha deciso di iscrivere i due medici sul registro degli indagati, al fine di approfondire le circostanze che hanno portato alla morte del neonato. La madre, dopo aver trovato il piccolo privo di sensi, aveva immediatamente chiesto aiuto a una dottoressa vicina di casa, e successivamente era intervenuto il personale sanitario del 118. Nonostante i tentativi di rianimazione, purtroppo ogni sforzo è risultato vano.

L’indagine in corso cercherà di fare luce sulla gestione delle cure mediche prestate al neonato e sull’eventuale responsabilità dei due medici coinvolti. Nel frattempo, la comunità locale rimane sconvolta e in attesa di conoscere ulteriori sviluppi relativi a questa tragedia.