Salvatore Coppola, classe 1958, ingegnere ed ex collaboratore di giustizia, è rimasto brutalmente assassinato ieri sera a pochi metri dalla sede della Apple, all’interno del parcheggio del supermercato Decò. La storia di Coppola è un racconto complesso di redenzione e crimine. Una volta coinvolto in attività criminali, Coppola ha deciso di cambiare strada, collaborando con le autorità come testimone chiave in diverse inchieste. Tuttavia, il suo passato ha continuato a perseguitarlo. L’agguato mortale è avvenuto mentre Coppola si trovava nel suo quartiere natale. Un gruppo di individui armati lo ha raggiunto nel parcheggio del supermercato Deco, situato sullo stesso marciapiede della Academy, e gli ha sparato ripetutamente al volto, causandone la morte sul colpo.

Ma l’omicidio di Coppola non è l’unico atto criminale che ha insanguinato la serata. In un altro angolo dell’hinterland, a Giugliano, un uomo è stato ferito gravemente da un agguato simile. Il clima di tensione che avvolge la città si è fatto palpabile, mentre la polizia inizia a indagare sui motivi e sui responsabili di questi attacchi.

Il passato di Coppola si intreccia con una vecchia indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (DDA), nella quale ha fornito un contributo significativo come collaboratore di giustizia. I procuratori della DDA ora scavano negli archivi di quell’inchiesta, cercando indizi e connessioni che possano portare alla risoluzione di questo delitto e alla scoperta dei suoi mandanti.

Per la comunità locale, l’omicidio di Salvatore Coppola rappresenta non solo la perdita di una vita, ma anche la perdita di un simbolo di speranza per coloro che cercano di redimersi dai loro errori passati. La sua morte lascia molte domande senza risposta e alimenta la paura e l’insicurezza tra i residenti di San Giovanni a Teduccio e oltre.