La recente serie di attentati alla sicurezza ferroviaria sulla Circumvesuviana, compiuti da tre minorenni residenti nella zona, ha scosso profondamente l’opinione pubblica e sollevato interrogativi su cosa possa spingere giovani così giovani a compiere gesti così gravi. I tre ragazzi, di 16, 15 e 13 anni, sono catturati dalla polizia di Pompei dopo un inseguimento, mentre stavano danneggiando sensori lungo la linea ferroviaria. Le indagini hanno rivelato che i minorenni hanno compiuto ripetuti attacchi ai danni della Circumvesuviana, posizionando oggetti come una vasca da bagno, dei new jersey e persino un frigorifero sui binari, mettendo a rischio la sicurezza dei trasporti e potenzialmente causando un deragliamento del treno e una tragedia. I ragazzi hanno confessato di aver agito “per gioco” e di essere stimolati dalla sensazione di diventare “famosi” quando i media hanno riportato i loro atti.
Il presidente di EAV (Ente Autonomo Volturno), Umberto De Gregorio, ha condannato fermamente le azioni dei ragazzi, definendole “scellerate” e mettendo in evidenza le gravi conseguenze che avrebbero potuto verificarsi. Ha anche espresso preoccupazione sulle motivazioni che hanno spinto i ragazzi a compiere tali gesti, sottolineando l’importanza di comprendere le cause profonde dietro tali comportamenti.
De Gregorio ha infine ringraziato le autorità competenti per la rapida risoluzione della situazione e il sostegno fornito durante questo periodo difficile. Ha anche sottolineato l’importanza di affrontare non solo le conseguenze immediate di tali azioni, ma anche di indagare sulle ragioni più profonde che possono spingere i giovani a commettere atti così gravi, al fine di prevenire futuri episodi simili e proteggere la sicurezza pubblica.