Paura ma nessun danno segnalato nell’area vesuviana per la scossa di magnitudo 3 registrata alle 19.08, a una settimana dall’anniversario dell’inizio dell’ultima eruzione del Vesuvio, cominciata il 18 marzo del 1944 durante la seconda guerra mondiale. Una ricorrenza che sarà ricordata dal 17 al 19 marzo con tre giornate di visite guidate alla sede storica dell’Osservatorio vesuviano e ai luoghi del vulcano, aperte alle famiglie e agli studenti delle scuole della “zona rossa” individuata dal Piano nazionale della protezione civile, iniziativa promossa dall’Osservatorio vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, dal Dipartimento della protezione civile dalla Protezione civile della Regione Campania e dall’Ente parco nazionale del Vesuvio.

Una scossa di più lieve entità, sempre con epicentro sul Vesuvio, era già registrata alle 18,29 del 9 marzo scorso, con magnitudo 1,4.  Al momento non risultano danni a persone o cose causati dalla scossa di terremoto di magnitudo 3.0 registrata alle 19.08 con epicentro nel Vesuviano. La scossa è avvertita nitidamente dalla popolazione sia nei comuni dell’area vesuviana della provincia di Napoli, come Cercola, Volla, Pollena Trocchia e San Giorgio a Cremano, sia nella zona orientale e in alcune parti del centro della città di Napoli. Tanta paura, ma al momento nessun danno segnalato.