Il fenomeno del racket non conosce confini e si è evoluto per adattarsi all’era digitale, con il ricorso a tattiche sempre più sofisticate. È quanto emerge dalle recenti dichiarazioni di Raffaele Vitale, responsabile del nuovo punto della Federazione Antiracket Italiana (FAI) a Chiaiano, periferia di Napoli. L’inaugurazione di questo nuovo punto FAI è stata presieduta da importanti figure istituzionali, tra cui il procuratore Nicola Gratteri, il prefetto Michele di Bari e il questore Maurizio Agricola. Vitale ha illustrato la crescente minaccia rappresentata dalle recensioni negative online, organizzate dalla criminalità organizzata come forma di pressione sui commercianti che rifiutano di pagare il pizzo.

Secondo Vitale, il racket digitale si manifesta attraverso il bombardamento di recensioni negative sui social media, rivolte ai commercianti che si oppongono al pagamento del pizzo. Questo fenomeno, definito “estorsione cyber”, rappresenta una nuova frontiera del malaffare, in cui la criminalità cerca di estorcere denaro tramite minacce e intimidazioni online.

L’importanza del punto FAI a Chiaiano risiede nel suo ruolo di supporto e difesa per i commercianti della zona e delle vicine periferie, come Scampia, Piscinola, Miano e Marianella. Vitale sottolinea che la lotta al racket è ancora più cruciale oggi, considerando le minacce tradizionali unite alle nuove forme di pressione digitale.

Il questore Agricola ha confermato la gravità del fenomeno, sottolineando che le denunce per usura ed estorsione sono ben al di sotto della reale estensione del racket. Combatte questa piaga significa non solo proteggere i commercianti dalla sottomissione alla criminalità, ma anche privare la camorra delle sue principali fonti di guadagno.

La testimonianza del questore riflette la difficoltà dei commercianti e degli imprenditori nel denunciare il racket, a causa della solitudine e dell’isolamento che spesso affrontano. In questo contesto, le associazioni come la FAI svolgono un ruolo fondamentale nel fornire supporto e solidarietà, garantendo che nessuno debba affrontare questa battaglia da solo.