La Legge di Bilancio 2024 ha confermato l’estensione dell’Ape Sociale per l’anno in corso, mantenendo questa importante misura di sostegno per chi desidera accedere all’anticipo pensionistico. Tuttavia, sono state introdotte alcune modifiche significative ai requisiti di accesso, che è importante conoscere per coloro che intendono presentare la domanda. Una delle principali novità riguarda l’innalzamento dell’età minima necessaria per poter beneficiare dell’Ape Sociale, ora fissata a 63,5 anni. Questa modifica mira a garantire una maggiore sostenibilità del sistema pensionistico e a razionalizzare l’accesso a questa forma di anticipo pensionistico.
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio, possono accedere all’Ape Sociale 2024 diverse categorie di lavoratori, purché al 31 dicembre abbiano almeno 63 anni e 5 mesi d’età. Queste categorie includono lavoratori dipendenti che svolgono mansioni gravose, invalidi civili al 74%, dipendenti disoccupati che hanno esaurito il trattamento di NASpI o equivalente, nonché i caregivers che assistono da almeno 6 mesi.
I requisiti di contribuzione minima variano a seconda della categoria di appartenenza. Ad esempio, i dipendenti disoccupati, gli invalidi civili e i caregivers devono avere almeno 30 anni di contributi, mentre per gli altri lavoratori che svolgono mansioni gravose il requisito è di almeno 36 anni.
Una importante novità riguarda l’incumulabilità totale della prestazione con il reddito da lavoro, sia dipendente sia autonomo. Questo significa che l’Ape Sociale non è più compatibile con redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione dei redditi da lavoro autonomo occasionale, cumulabili nel limite di 5.000 euro lordi annui.
Per presentare la domanda per il riconoscimento delle condizioni e per l’accesso al trattamento, i lavoratori devono utilizzare i consueti canali telematici messi a disposizione dall’INPS, come il sito web dell’istituto o i servizi offerti dai CAF e dai Patronati. È possibile presentare la domanda durante una delle tre finestre temporali stabilite, con la prima scadenza fissata per il 31 marzo 2024.
L’INPS comunicherà l’esito dell’istruttoria delle domande entro le date indicate, e la prestazione sarà erogata a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio della domanda.