I beneficiari della NASPI nel 2023 devono ricordare di comunicare il reddito presunto per l’anno in corso entro il 31 gennaio 2024, altrimenti rischiano la sospensione dell’indennità di disoccupazione alla fine dell’anno. L’INPS ha ribadito questo obbligo tramite il messaggio 4361 del 5 dicembre 2023. La NASPI, l’indennità di disoccupazione, è destinata a coloro che rispondono a specifici requisiti ed è erogata per un numero di settimane pari alla metà di quelle coperte dalla contribuzione negli ultimi quattro anni, con una durata massima di 24 mesi. Si rivolge ai lavoratori con un rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente l’occupazione, compresi apprendisti, soci lavoratori di cooperative, personale artistico con un rapporto di lavoro subordinato e dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

La comunicazione del reddito presunto è cruciale per coloro che percepiscono la NASPI e svolgono altre attività lavorative. L’obbligo riguarda anche coloro che avevano dichiarato redditi derivanti da prestazioni professionali nel corso del 2023. La dichiarazione del reddito presunto deve essere effettuata entro il 31 gennaio 2024.

Per chiarire, l’obbligo di comunicare il reddito presunto si riferisce alla stima degli importi che si prevede di percepire nell’anno successivo rispetto a quello in cui si sta usufruendo della NASPI. Questa regola si applica in particolare a chi avvia un’attività lavorativa autonoma o subordinata mentre continua a ricevere l’indennità di disoccupazione.

La sospensione dell’indennità può verificarsi se la comunicazione del reddito presunto non viene effettuata entro la scadenza stabilita. Pertanto, è essenziale che i beneficiari della NASPI adempiano a questo obbligo per evitare interruzioni nei pagamenti dell’indennità di disoccupazione. La dichiarazione può coinvolgere anche chi avvia un’attività subordinata pur continuando a ricevere la NASPI.