Convocata la Commissione di Allerta Rapida sui Prezzi per esaminare da vicino le dinamiche dei costi assicurativi, in particolare quelli relativi all’assicurazione RC Auto. Secondo quanto riportato dal Ministero, i prezzi medi dell’RC Auto sono aumentati del +7,1% tra novembre 2023 e lo stesso periodo nel 2022, come pubblicato dall’Ivass. Tuttavia, secondo le stime Aci-Istat sugli incidenti stradali nel primo semestre del 2023, il numero di incidenti è diminuito dell’1% rispetto all’anno precedente, mettendo in dubbio l’attribuzione dell’aumento dei premi assicurativi a un incremento dell’incidentalità.

Nonostante ciò, l’incremento dei premi dell’RC Auto non sembra arrestarsi nemmeno nei primi mesi del 2024. L’Onf (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) ha rilevato un aumento medio del +5% per coloro che si trovano nella 14esima classe e del +2% per coloro che si trovano nella prima classe. Gli aumenti più significativi si registrano a Roma e Napoli per gli 18enni nella 14esima classe, con picchi fino al 28%.

La situazione migliora leggermente per gli 18enni che stipulano una polizza nella prima classe, con un aumento medio del +1%, grazie alla legge Bersani. Tuttavia, per coloro che si trovano nella stessa classe ma hanno un’età anagrafica di circa 50 anni, si registra un aumento medio del +2%.

La disparità dei premi dell’assicurazione RC Auto rispetto agli altri paesi europei è ulteriormente evidenziata, con l’Italia che paga mediamente il 27% in più. Questa discrepanza, ritenuta inaccettabile da Federconsumatori, richiede urgenti provvedimenti per correggere la situazione e proteggere i cittadini dagli aumenti ingiustificati.

Antonio Coviello, docente di Marketing Assicurativo presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e Garante Nazionale degli Assicurati, ha dichiarato che l’aumento dei premi dell’assicurazione obbligatoria per gli autoveicoli ha attirato l’attenzione del Garante per la Sorveglianza dei Prezzi, Benedetto Mineo, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.