Una vicenda giudiziaria intricata porta lo Stato italiano a dover restituire due ville precedentemente sequestrate a Casal di Principe, in Campania, al noto criminale del clan dei Casalesi, Giuseppe Setola. Attualmente detenuto nel carcere di massima sicurezza di Milano Opera, Setola aveva visto sequestrate le proprietà dove attualmente risiedono i suoi suoceri e sua figlia, Rosaria. Tuttavia, la decisione del giudice per le indagini preliminari di Napoli, Gianluigi Visco, ha stabilito l’inefficacia del sequestro.

La questione procedurale ha origine dall’incompetenza dichiarata dalla Corte di Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, cui era inizialmente inviata la documentazione relativa al sequestro delle ville. Quest’ultima si è dichiarata incompetente a giudicare il caso dopo aver emanato il decreto di sequestro preventivo a metà novembre dell’anno precedente.

A mettere i sigilli alle due ville erano stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, che avevano eseguito il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso dalla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere.

Questa serie di eventi ha portato alla decisione del giudice Visco di dichiarare l’inefficacia del sequestro, costringendo lo Stato a restituire le proprietà a Setola e alla sua famiglia.