L’INPS ha recentemente fornito chiarimenti sull’importo del ticket licenziamento per l’anno 2024, correlato all’interruzione involontaria del rapporto di lavoro e alla relativa Naspi. Il ticket licenziamento è una misura introdotta dalla legge Fornero n. 92/2012, che impone al datore di lavoro di corrispondere un contributo pari al 41% del massimale mensile della NASpI per ogni 12 mesi di anzianità aziendale fino a un massimo di 36 mesi.
Quando è dovuto il ticket licenziamento:
In caso di interruzione involontaria del rapporto di lavoro.
Quando il dipendente avrebbe diritto alla NASpI, anche se non la usufruisce effettivamente.
Quando un lavoratore padre, che ha usufruito del congedo di paternità, rassegna le dimissioni.
Il datore di lavoro non è tenuto a corrispondere il ticket licenziamento nei seguenti casi:
Dimissioni volontarie del lavoratore.
Risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con meno di 15 dipendenti.
Interrompere un rapporto di lavoro con lavoratori già in pensione.
Licenziamento al completamento di un cantiere o di un’attività specifica.
Interrompere un contratto di apprendistato in situazioni specifiche.
Per quanto riguarda l’importo del ticket licenziamento per il 2024, dipende dall’importo massimo della NASpI, il quale è fissato annualmente. La circolare n. 25 del 29 gennaio 2024 ha stabilito che l’importo massimo della NASpI per il 2024 è di € 1.550,42. Di conseguenza, il ticket licenziamento per quest’anno sarà calcolato su questa base.
Il messaggio INPS n. 531 del 7 febbraio 2024 ha ribadito che il massimale della NASpI per il 2024 è di € 1.550,42, confermando così l’importo da considerare per il calcolo del ticket licenziamento.