Il “Rapporto Pendolaria 2024” offre una lucida analisi della situazione del trasporto pubblico nella regione Campania, delineando una realtà caratterizzata da ritardi, soppressioni e inefficienze che minano l’efficacia e la competitività del sistema ferroviario regionale. Questo ritratto mette in luce una serie di criticità che richiedono interventi tempestivi e mirati per garantire un trasporto pubblico efficiente e sostenibile, fondamentale per lo sviluppo e la qualità della vita delle comunità locali. Secondo i dati del rapporto, la Campania si trova ad affrontare una situazione di stallo cronico nel settore dei trasporti su ferro, caratterizzata da una flotta di treni con un’età media di 18,5 anni, ancora lontana dalla media nazionale di 15,8 anni.
In particolare, emerge una disparità significativa tra le flotte di Trenitalia e gli altri gestori, con le linee regionali ancora pesantemente influenzate dall’anzianità del parco rotabile di EAV (ex Circumvesuviane, Sepsa e MetroCampania NordEst), nonostante i primi segnali di rinnovamento con l’arrivo di nuovi treni negli ultimi anni.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal calo del 9% dei viaggiatori registrato in Campania rispetto al periodo pre-pandemico del 2019, in netto contrasto con il trend nazionale di ripresa. Questo declino evidenzia la necessità di affrontare con determinazione le sfide strutturali che affliggono il trasporto pubblico nella regione.
La direttrice di Legambiente Campania, Francesca Ferro, sottolinea l’importanza cruciale di riconvertire i trasporti in chiave di decarbonizzazione per rispettare gli obiettivi del Green Deal europeo e ridurre le emissioni climalteranti. Propone un nuovo modello di mobilità urbana basato su ferrovie suburbane, tranvie moderne e metropolitane efficienti, integrate con la mobilità dolce e la shared mobility, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini e promuovere uno sviluppo urbano sostenibile.
A tal fine, Ferro sottolinea l’urgente necessità di investire in infrastrutture e servizi, potenziando l’interconnessione tra i vari mezzi di trasporto e garantendo l’accessibilità e l’inclusività del sistema. Propone inoltre di avviare un programma di opere pubbliche nel sud Italia per trasformare radicalmente la mobilità urbana e regionale, con particolare attenzione al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e alla creazione di nuove connessioni tra i centri urbani e i capoluoghi di provincia.
A questo proposito, il progetto del nuovo collegamento Afragola-metro a Napoli, con un investimento di oltre due miliardi di euro, rappresenta un importante passo avanti nella modernizzazione del trasporto pubblico regionale. La linea, che prevede anche l’acquisto di 30 nuovi treni, consentirà di migliorare notevolmente la mobilità nella zona, con previsioni di circa 200mila viaggiatori al giorno.
Tuttavia, il rapporto sottolinea anche la persistenza di gravi criticità sulle ex linee Circumvesuviane, con passaggi a livello malfunzionanti, ritardi e soppressioni frequenti che compromettono la fiducia degli utenti nel sistema ferroviario regionale. Inoltre, le differenze significative nei tempi di servizio tra diverse tratte evidenziano la necessità di una maggiore uniformità e qualità nel servizio offerto.