La società coinvolta opera nel settore della ristorazione, ma il suo progetto di ricerca e sviluppo si concentra su un ambito apparentemente distante: la demolizione e rottamazione di veicoli, nonché il commercio al dettaglio di accessori e ricambi usati. Questo contrasto ha sollevato dubbi tra gli inquirenti, che hanno scoperto che lo studio di decision making presentato dall’azienda per ottenere crediti d’imposta era del tutto fittizio. Di fronte a questa situazione, gli uomini del gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno proceduto con un decreto di sequestro preventivo per equivalente, per un valore di 295.446,83 euro, emesso dal gip del tribunale oplontino su richiesta della Procura locale.
Il provvedimento ha coinvolto la Sergio Tofani Srl e il suo legale rappresentante, indagato per indebita compensazione di crediti inesistenti. Secondo le verifiche fiscali effettuate dai finanzieri della compagnia di Massa Lubrense, la società avrebbe dichiarato nel 2019 un credito d’imposta per “ricerca e sviluppo” basato su uno studio che non era pertinente alla sua attività principale nel settore della ristorazione.
La Procura di Torre Annunziata ha confermato che l’intera somma soggetta al provvedimento cautelare è già sequestrata, comprensiva di disponibilità finanziarie per 22.223,76 euro e di un immobile di proprietà del legale rappresentante della società, sito a Sorrento e valutato 273.223,07 euro.