Una trasferta sportiva dovrebbe essere un’opportunità di crescita e competizione per giovani atleti, ma per un gruppo di baby-calciatori della provincia di Avellino, la recente esperienza in Calabria si è trasformata in un incubo a causa di un presunto caso di intossicazione alimentare. Il team, composto da talentuosi giocatori under 15, era in viaggio per partecipare a un torneo nella regione calabrese. Tuttavia, dopo la cena di venerdì, la situazione ha preso una piega inaspettata quando la metà degli ospiti della struttura ricettiva in cui alloggiavano ha iniziato ad avvertire forti dolori addominali.

Di fronte a questa emergenza, otto persone, tra cui quattro giovani atleti irpini, hanno richiesto assistenza medica immediata e sono trasferite d’urgenza presso l’ospedale “Pugliese” di Catanzaro. Le prime valutazioni suggeriscono la possibilità di un’ipotetica intossicazione alimentare come causa dei sintomi riportati.

L’episodio ha attirato l’attenzione delle autorità competenti, con i carabinieri del Nas, il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, che sono intervenuti sul posto per avviare un’indagine dettagliata. La loro presenza è fondamentale per raccogliere tutte le informazioni necessarie e i campioni alimentari utili alle investigazioni per determinare l’origine dell’intossicazione.

La notizia ha destato grande preoccupazione, poiché coinvolge giovani atleti impegnati nel perseguire la propria passione sportiva. Mentre si attendono ulteriori sviluppi e la conclusione delle indagini, resta la speranza che le persone coinvolte possano recuperare rapidamente e che si possa individuare la causa di questo spiacevole episodio per evitare situazioni simili in futuro.

La sicurezza e la salute dei partecipanti a eventi sportivi, soprattutto dei giovani atleti, devono essere prioritarie. Si auspica che l’indagine in corso fornisca risposte tempestive e che vengano adottate misure atte a garantire la sicurezza alimentare e il benessere di tutti coloro che partecipano a simili eventi sportivi.