La Procura di Nocera Inferiore ha concluso le indagini relative all’incidente stradale avvenuto lo scorso 14 maggio sull’A30, vicino allo svincolo di Mercato San Severino, che ha causato la morte di tre giovani minorenni. Il padre di due delle vittime, B.H., 34enne di San Valentino Torio, è ora a rischio di processo, accusato di omicidio stradale e lesioni gravi.

Le Vittime e la Dinamica dell’Incidente:
L’incidente ha provocato la tragica morte di due figli di B.H., una ragazza di 14 anni di nome Jemila e un bambino di 8 anni di nome Mourad. Il giorno successivo, perse la vita anche un terzo ragazzo di 16 anni, fidanzato della giovane. Il padre delle vittime è ora accusato di aver violato il codice della strada, guidando con pneumatici con “battistrada insufficiente” e causando così lo schianto. A riportate la notizia è l’edizione odierna de Il Mattino.

Accuse e Accertamenti Tecnici:
Il padre, secondo le accuse del pm, avrebbe percorso la carreggiata Nord dell’autostrada con pneumatici non idonei, violando diverse disposizioni del codice della strada. Pur viaggiando a una velocità leggermente superiore a quella consentita in condizioni atmosferiche avverse, avrebbe perso il controllo dell’auto, attraversando la carreggiata in modo obliquo e causando uno scontro violento con barriere e guard-rail.

L’Impatto e le Conseguenze:
L’incidente è stato particolarmente devastante, con l’auto ferma sulla corsia centrale in contromano. I passeggeri posteriori sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo, e la giovane di 14 anni è finita nel canaletto di scolo delle acque centrali. Nonostante i tentativi dei medici del 118 di salvare il bambino di 8 anni e il ragazzo di 16 anni, le ferite erano troppo gravi per garantire il successo dei soccorsi.

Le Difese dell’Indagato:
Il 34enne ha sostenuto di aver viaggiato a velocità regolare, attribuendo la perdita di controllo dell’auto a un improvviso sbandamento, presumibilmente causato dal problema degli pneumatici.