Il Ministero delle Infrastrutture sta per varare una direttiva sui limiti di velocità nei centri urbani, un provvedimento che ha suscitato polemiche e contrasti a livello istituzionale. Secondo fonti ufficiali, gli uffici del Ministero hanno elaborato la direttiva, che sarà oggetto di un confronto istituzionale nelle prossime ore. La questione principale riguarda l’intenzione del Ministero di stabilire un limite di velocità di 30 chilometri all’ora nelle zone urbane. Questa direttiva sembra essere stata promossa in risposta alla decisione autonoma del Comune di Bologna, che aveva già abbassato il limite di velocità all’interno della città a 30 chilometri all’ora.

Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio nella definizione di tali limiti, affinché le misure adottate siano efficaci senza generare effetti dannosi. La dichiarazione del Ministro rivela la volontà di evitare provvedimenti che possano risultare poco pratici o che possano influire negativamente sulla mobilità urbana.

Tuttavia, l’annuncio della direttiva ha già generato reazioni e proteste, in particolare da parte del Codacons, l’associazione dei consumatori. Quest’ultima ha manifestato la sua intenzione di impugnare l’atto al Tar del Lazio nel caso in cui la direttiva limiti i poteri dei sindaci in materia di sicurezza stradale.

La battaglia tra il Ministero delle Infrastrutture e il Comune di Bologna, nonché le tensioni con l’associazione dei consumatori, sottolineano la delicatezza e la complessità della questione legata alla sicurezza stradale. Il confronto istituzionale nelle prossime ore sarà cruciale per definire i dettagli della direttiva e risolvere le divergenze emerse finora.