Il Dipartimento di Protezione Civile italiano sta proponendo una seconda fase di sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-Alert. Questa volta, l’approccio è focalizzato su scenari di rischio specifici e su porzioni circoscritte di territorio. Dal lunedì al venerdì della prossima settimana, dodici regioni italiane sottoporranno i propri cittadini a test di allarme simultanei attraverso i cellulari, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche quotidiane e inviando un messaggio informativo. Le regioni coinvolte nella sperimentazione sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano. Al fine di garantire la partecipazione attiva delle comunità, gli utenti coinvolti riceveranno un messaggio specifico, permettendo loro di familiarizzare con il sistema e confermare la ricezione semplicemente scorrendo la notifica.
Nella regione della Campania, sono previsti due scenari di rischio distinti. Il primo riguarda il collasso della diga di Presenzano, in provincia di Caserta, mentre il secondo coinvolge un incidente nello stabilimento industriale Garolla, situato nel porto di Napoli, precedentemente adibito allo stoccaggio e alla movimentazione di vari prodotti liquidi. Quest’ultimo scenario, in particolare, richiama alla memoria il disastro avvenuto il 21 dicembre 1985 al deposito Agip di San Giovanni a Teduccio. In Campania l’Alert ci sarà il 24 e 25 gennaio.
La prima fase di test del 2024 si svolgerà dal 22 al 26 gennaio, e includerà tre scenari di rischio distinti: il collasso di una grande diga in Campania, Sicilia, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano; incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso in varie regioni; e un incidente nucleare in Piemonte, coinvolgendo la Città metropolitana di Torino, dato che in Italia non sono presenti centrali nucleari operative.
Per quanto riguarda la simulazione di incidenti industriali, saranno testati impianti in diverse regioni, con messaggi specifici inviati agli utenti nelle aree circostanti, informandoli sulla natura simulata dell’evento e fornendo istruzioni dettagliate su come comportarsi in caso di un incidente reale.
In conclusione, la sperimentazione di IT-Alert rappresenta un passo avanti significativo nel migliorare la preparazione e la prontezza delle comunità italiane di fronte a potenziali situazioni di emergenza, consentendo loro di comprendere meglio il funzionamento del sistema di allarme e di reagire in modo appropriato in caso di necessità.