La revoca dell’incarico di dirigente della Polizia municipale del Comune di Pomigliano d’Arco, al comandante della stessa, Luigi Maiello, ha sollevato non poche polemiche tra gli esponenti della minoranza consiliare, ma anche dell’associazione nazionale “Polizie Locali”, dalla quale chiedono le dimissioni del sindaco Raffaele Russo. Maiello, protagonista in questi anni di numerosi sequestri nel settore edilizio, secondo indiscrezioni, avrebbe già presentato un ricorso contro il decreto sindacale.

Il provvedimento di Russo ha scatenato innanzitutto le ire del presidente dell’associazione delle polizie locali, Ivano Leo, secondo il quale il sindaco limita “ed ostacola in ogni modo un baluardo di legalità come il corpo della Polizia municipale”. Per Ivano Leo, che chiede le dimissioni del sindaco, sarebbe in atto “un vero e proprio intralcio alla giustizia ed alle indagini demandate dalla Procura della Repubblica” agli stessi vigili urbani pomiglianesi, sottolineando, infine, che le indagini “fin qui condotte ed in itinere da Maiello – ha concluso – hanno prodotto importanti risultati ponendo sotto la lente della Procura ‘smagliature’ gravissime nella macchina amministrativa per il rilascio di licenze e permessi a costruire”.

Marco Iasevoli, consigliere all’opposizione della civica “Per le persone e la comunità”, ha commentato la revoca di Maiello affermando che “per questioni politiche ed economiche che riguardano pochi, sono sperperati soldi pubblici e oggettivamente indeboliti i presidi di sicurezza in città”.

Vito Fiacco, consigliere di minoranza del movimento “Rinascita”, si è detto invece al fianco di Maiello e dell’ex dirigente del settore urbanistica, la cui nomina è revocata il mese scorso, sottolineando che i due sarebbero “persone perbene, vittime delle ‘vendette’ della mala politica e colpiti per le loro attività volte al ripristino della legalità sul territorio”.