In un doloroso processo giudiziario, una giovane vittima di abusi ha affrontato un incidente probatorio, ripercorrendo i dettagli traumatici della sua esperienza. La ragazza, di soli 13 anni, è infatti coinvolta in una terribile vicenda emersa in estersa ad opera di nove indagati, sette dei quali persino minorenni, a Caivano.

Il Contesto dell’Incidente Probatorio
L’incidente probatorio è condotto quindi in un ambiente protetto e confortevole, con la presenza di peluche e giochi per alleviare la sofferenza psicologica della giovane testimone. La procedura, durata circa tre ore, è stata cadenzata da pause per evitare ulteriori stress alla vittima.

Il Rispetto per la Privacy e la Delicatezza della Situazione
L’avvocato Manuele Palombi, legale dei due tutori delle bambine coinvolte, ha sottolineato la delicatezza della questione e ha richiesto massima riservatezza e rispetto per l’intera vicenda processuale. Ha esortato a evitare pressioni mediatiche che potrebbero portare a una “vittimizzazione secondaria” delle parti coinvolte.

L’Importanza della Giustizia
Le procure della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord, il tribunale dei minorenni di Napoli e quello di Napoli stanno conducendo indagini adeguate per garantire quindi che la giustizia segua il suo corso. L’avvocato ha evidenziato il pericolo della “vittimizzazione secondaria”, sottolineando che tutti gli sforzi devono essere concentrati sul rispetto della privacy e sulla conduzione di indagini appropriate.

Le Conseguenze sulla Famiglia
Le due cuginette coinvolte sono allontanate dal contesto familiare, e il tribunale ha rilevato che lo stile di vita della minore è influenzato dalla grave incuria dei genitori. Questo elemento ha dunque contribuito a esporre la giovane a un pericolo per la sua incolumità.