Il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legislativo che mette in atto la legge delega per l’autosufficienza, parte integrante delle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa legislazione, approvata a marzo dello scorso anno, rappresenta un passo significativo verso un nuovo welfare per gli anziani, mirando a renderlo più inclusivo, semplice e giusto.
Cosa Prevede la Riforma a Favore delle Persone Anziane?
In Italia, dove gli anziani oltre i 65 anni sono 14 milioni, di cui 3,8 milioni non autosufficienti, la riforma introduce misure per prevenire la fragilità delle persone anziane, favorendo la salute e l’invecchiamento attivo. Le politiche coinvolgono quasi tutti i ministeri, spaziando dalla telemedicina al co-housing, dall’assistenza sociale al turismo lento, dalla formazione informatica al contrasto all’isolamento, fino all’adozione di animali domestici e alla promozione della mobilità attraverso l’uso dei trasporti pubblici.
La Prestazione Universale: Un Sostegno Economico Importante
Per gli anziani più fragili, il decreto stanzia 500 milioni di euro per il biennio 2025-2026. Si tratta dell’assegno mensile di accompagnamento, che diventerà “assegno di assistenza”.
L’Importo dell’Assegno e Chi Ne Beneficerà
L’assegno di assistenza è composto da una quota fissa di 531,76 euro e da una quota integrativa di 850 euro per l’acquisto di servizi e contratti, portando l’ammontare complessivo della prestazione universale a 1.380 euro mensili. La misura è sperimentale e attualmente destinata a persone dai 80 anni d’età in su, con un bisogno assistenziale gravissimo, un reddito ISEE inferiore a 6 mila euro e titolari di un’indennità di accompagnamento.
Utilizzo degli 850 Euro Aggiuntivi
Gli 850 euro possono essere impiegati per l’acquisto di servizi e contratti, remunerando chi si occupa della cura dell’anziano o le strutture di assistenza. L’assegno di assistenza si accumula all’assegno di inclusione, ma è alternativo agli assegni per contratti e servizi già erogati in alcune regioni.
Limiti nell’Utilizzo dell’Integrazione Economica
L’assegno aggiuntivo deve essere utilizzato esclusivamente per il pagamento di servizi di cura e assistenza del beneficiario; in caso contrario, verrà revocato.
Durata della Misura
L’erogazione del contributo è prevista dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, con l’obiettivo di renderla strutturale in seguito alla fase sperimentale.
Erogazione da Parte dell’INPS
L’INPS sarà responsabile di erogare l’assegno a tutti coloro che soddisfano i requisiti stabiliti.
Altre Misure della Riforma
La riforma mira a migliorare la vita degli anziani con misure per favorire il co-housing, promuovere la mobilità, l’alfabetizzazione digitale, la sanità preventiva, la telemedicina e attività di volontariato.
Prossimi Passi e Tempi della Riforma
Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri, dovrà essere emanato entro 45 giorni, tornando in seguito per l’esame delle commissioni parlamentari e della Conferenza unificata. La popolazione e gli interessati osservano con attenzione, pronti a sperimentare i benefici di questa innovativa riforma a favore degli anziani.