La Campania si posiziona al vertice per il numero di richieste e liquidazioni di assegni di inclusione, come evidenziato da una tabella dell’Inps che illustra l’assegnazione dell’indennità sostitutiva del Reddito di cittadinanza. Quest’anno, l’assegno di inclusione è destinato a nuclei familiari in difficoltà con anziani, minori, disabili o situazioni di bisogno accertate. Dai dati riportati, risulta che oltre la metà degli assegni di inclusione pagati entro la fine di gennaio, con 287.704 richieste accettate su 446.256 domande elaborate, è destinata a famiglie residenti in Campania e Sicilia. In termini numerici, questo corrisponde a 154.666 assegni, pari al 53,76% del totale. La Campania registra 83.355 assegni erogati, mentre la Sicilia ne conta 71.311. Complessivamente, Sud e isole rappresentano il 78,02% del totale degli assegni pagati, pari a 224.461.
A livello nazionale, una domanda su quattro è respinta per mancanza di requisiti. Tuttavia, il governo stima che a regime potrebbero beneficiare della misura fino a 700.000 famiglie. La Lombardia, ad esempio, ha erogato solo 12.304 assegni, mentre la Val d’Aosta si è posizionata come la regione con il minor numero di assegni di inclusione, contando solo 135 assegni, seguita dal Trentino Alto Adige con 201.
Il pagamento medio degli assegni è stato di 645 euro a nucleo familiare. È importante sottolineare che le richieste possono essere inoltrate fino al 31 gennaio. La distribuzione geografica delle richieste evidenzia una maggiore necessità di supporto economico nel Mezzogiorno e nelle isole, mentre la validità della misura viene confermata dalla sua ampia accoglienza.