In seguito alle disposizioni del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e della Commissione Straordinaria, la Polizia Metropolitana di Napoli ha orchestrato una task force mirata alla vigilanza del territorio nel comune di Caivano. Oggi, sei squadre specializzate hanno condotto ispezioni presso aziende e controlli stradali, inclusa un’unità dedicata alla lotta contro il bracconaggio. Le attività di verifica hanno coinvolto 8 aziende di diversi settori, quali edilizia, tessile, artigianato, gestione dei rifiuti e demolizione veicoli. Due di queste aziende sono sottoposte a sequestro – un opificio tessile e un’impresa di gestione rifiuti inerti da demolizione – poiché operavano senza le dovute autorizzazioni, con i responsabili denunciati per reati ambientali.

Inoltre, un’azienda che si occupa di produzione di scatole è diffidata a interrompere l’attività per irregolarità amministrative. Nel corso di questi controlli ambientali, disposti dalla Procura di Napoli Nord, sono inflitte complessivamente sei sanzioni pecuniarie, ammontanti a 70.000 euro, per violazioni alle norme ambientali.

Parallelamente, nell’ambito dei controlli stradali, sono fermati e controllati 68 veicoli e identificate 98 persone. Sono elevati 35 verbali per violazioni al Codice della Strada, con 4 veicoli sequestrati, 6 sospesi dalla circolazione e 4 patenti ritirate.

Le attività antibracconaggio hanno coinvolto anche tecnici dell’Arpac, che hanno eseguito rilievi del suolo e delle acque in località Sant’Arcangelo, sempre a Caivano. Sono eseguiti campionamenti di un invaso artificiale di circa 3.000 metri quadrati, già oggetto di sequestro, utilizzato dai bracconieri per catturare specie protette di uccelli migratori. Questi campionamenti, condotti per valutare eventuali livelli di inquinamento ambientale, sono parte di un’indagine specifica delegata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord.

Nella stessa mattinata, sono state condotte attività di pattugliamento per contrastare i reati legati alla caccia.